venerdì 9 aprile 2010

Pietrasanta, che bel nome

di Marco Travaglio


Prendo in prestito questa bella storia da un
messaggio di Sandra Bonsanti, giornalista e amica,
infaticabile presidente di Libertà e Giustizia.
Racconta di Sabrina e Jacopo, due giovani di
Pietrasanta (Lucca) che quattro anni fa frequentarono a
Pavia la scuola di formazione politica di LeG. Arrivavano
dalla città toscana passata alla storia per la strage nazista
di Sant’Anna di Stazzema e per gli studi dei grandi scultori
del marmo. 

Da tempo immemorabile Pietrasanta è
governata da un centrodestra che, ove possibile, è ancor
più inquinato e malfamato della sua media nazionale. Nel
2006 finì in carcere il sindaco Massimo Mallegni, amico di
Marcello Pera e dunque vicecoordinatore regionale di
Forza Italia, per associazione per delinquere, truffa,
corruzione, estorsione, abuso d’ufficio, violenza,
maltrattamenti, falso e voto di scambio: i giudici lo
accusavano di 51 presunti episodi delittuosi, un primato
europeo. Pare che nelle telefonate intercettate, il primo
cittadino minacciasse i vigili urbani che indagavano su di
lui in perfetto dolce stil novo: “Agli altri gli faccio il culo
senza dirglielo, a lei glielo dico”, “Gli facciamo passare la
voglia di fare il vigile”, “Vi agguanto uno alla volta”, “O ra
lo purghiamo bene”. Persino Denis Verdini invitò il
partito a “cacciare le mele marce”. Qualcuno lo corresse:
“Ma anche le Pere”. Naturalmente Mallegni restò sindaco
a pie’ fermo, anche dopo il rinvio a giudizio (per alcuni
episodi fu prosciolto, per altri è ancora imputato). Ora
che, dopo due mandati, ha dovuto cedere il passo, s’è
ricandidato come capolista Pdl al consiglio comunale e ha
tappezzato la città di manifesti con la foto che lo ritrae nel
giorno del suo arresto con le manette ai polsi. Come a
dire: sono un ex galeotto, mica uno qualunque, dunque
votatemi. Roba che nemmeno Cetto La Qualunque. Di
questa e di altre vergogne Sabrina e Jacopo non si davano
pace. Racconta la Bonsanti: “Manifestavano contro la
corruzione, scrivevano, denunciavano. Poi hanno avuto
un’idea: e se la politica potesse essere diversa da quella
che ci appare ogni giorno, luogo eccelso di privilegi,
potere, risse, distanza dai cittadini, interessi personali, e,
magari, anche illegali? Se potesse essere veramente la
mèta delle nostre passioni civili, del nostro impegno, il
campus per le nostre idee? Se fosse possibile costruire a
Pietrasanta, la piccola Atene’, un laboratorio di buona
politica? Ci hanno provato, non da soli, ovviamente”.
Come? Hanno organizzato elezioni primarie in vista delle
comunali, primarie “ve re ” e non taroccate dalle
segreterie dei partiti, sostenendo un candidato onesto e
giovane, che ha perso per soli 200 voti contro un bravo
pediatra stimato in città, Domenico Lombardi. Una volta
sconfitti alle primarie, han sostenuto Lombardi con una
campagna elettorale improntata alla trasparenza e al
rinnovamento, promettendo un regolamento urbanistico
che riporti un po’ d’ordine nella giungla del decennale
abusivismo. “Hanno aperto la lista – prosegue Sandra - a
tutti gli oppositori (Idv, pensionati, verdi, sinistra ecc.),
hanno subìto le angherie pseudomafiose di chi cercava di
negare (a suon di diffide) persino gli spazi elettorali.
Lombardi ha preso il 47% e i suoi antagonisti il 19 e il 28.
L’11 aprile si giocano la partita definitiva”. La morale di
Sandra è anche la nostra: “Non è scritto da nessuna parte
che il centrosinistra debba per forza perdere. Il disastro
non è un destino che ci è stato cucito addosso. Quando
sono andata con altri amici a dare una mano a Pietrasanta,
ho detto loro che li invidiavo: avvertivo la passione di chi
sente che sta per scrollarsi di dosso una cappa
insopportabile. Il calore di una battaglia in corso, la voglia
di ricominciare a vivere e sognare. Un senso di fratellanza
anche fra coloro che prima non erano insieme. La piccola
Italia dei comuni, là dove anche il Pd sa scegliere e
muoversi, esiste, c’è, la conosciamo troppo poco, è fatta
di gente come noi”.
Buona Pasqua, Sabrina e Jacopo.
Buona Pasqua, Pietrasanta.

4 Aprile 2010



Tutti a bocca aperta quando, la scorsa settimana, abbiamo letto questo articolo su Il Fatto Quotidiano.
Non solo perché parla di Pietrasanta, ma perché è un omaggio ai nostri amici Jacopo e Sabrina.
Un grande riconoscimento a ringraziare il loro costante e grandioso darsi da fare.
Continuate così!

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