venerdì 19 giugno 2009

Rieccomi, carica ed in forma (più o meno...)

Sapevo di avere un po' tralasciato questo blog negli ultimi giorni, ma mi sono resa conto solo adesso che latito da ben 17 giorni...
Ma che vergogna!!

Mi sono assentata perché da quando mi è andata via quella febbre diabolica, ho avuto pochissimo tempo per i miei amati cazzeggi.
Ho ripreso a lavorare ed ora ho il turno (quasi) quotidiano, ho svolto tutte le commissioni che avevo in sospeso e fatto tutte le visite mediche prescritte.

Beh, cosa è successo in questo ultimo periodo in particolare?
Nulla di esaltante, ma questi ultimi giorni sono stati buoni e pressoché positivi.

Innanzitutto devo annunciare che sto ancora lottanto contro il super-virus malefico.
O meglio, il bug ormai se nè andato, ma il maledetto mi è andato a peggiorare dei problemucci già presenti, accidenti a lui...
Quindi siamo dietro a cure ed a fare tentativi per capire cos'ho esattamente.
Mi hanno fatto fare anche le analisi del sangue per vedere se ero allergica al glutine, ma di grazia è risultato tutto negativo.
Non vi dico come mi sono goduta il piattone di pasta che mi sono fatta la sera stessa!!

Per il resto ho lavorato, lavorato, lavorato...
La pacchia è finita.

Però devo proprio ammettere: gli ultimi giorni liberi che ho avuto me li sono proprio goduti e nei prossimi giorni vi racconterò cosa ho fatto.

Uno dei miei ultimi svaghi è stato quello di andare un pomeriggio a Pisa per fare un po' di shopping la scorsa settimana!
Adoro andare a Pisa, mi piacciono i suoi negozi e mi piace passeggiare all'orto botanico, dove avrei tanto desiderato lavorare...
Ecco, vi posto qualche fotina:



Quanto mi manca la vita universitaria del naturalista!


Chiudo il mio post con uno sfogo, dal titolo:
IO ODIO LA STAZIONE DI PIETRASANTA


E' mai possibile che una stazione di una cittadina di punta in Versilia faccia così pietà e l'efficienza sia sotto lo zero più assoluto?
Oltre ad essere brutta esteticamente (ma questo è un particolare...) ha veramente dei servizi nulli.

La biglietteria fa degli orari assurdi: o vai a fare il biglietto la mattina, o ce l'hai nel baugigi.
Vuole fare l'agenzia, ma che stia aperto con l'orario da agenzia, allora.
Ma ci sono BEN due biglietterie automatiche, no??!!
Certo, ma anche l'ultima volta erano entrambe fuori uso, quindi la prendi sempre nel baugugi.
Ed anche se funzionasse e non sei munito di spicci, che fai?
La prendi nel baugigi, ovvio!
La macchinetta dà un resto massimo di 4,90€ e non accetta le carte di credito e di debito.
E se si ha la Carta Sconto come si fa?
Ce l'ho anch'io, e sai che faccio? La prendo nel baugigi!!
Perché La Cartaviaggi vale solo se si fa il biglietto in biglietteria e alle macchinette perdi la raccolta punti...
E come si fa se la biglietteria è chiusa e le macchinette automatiche non funzionano?
Si deve andare al bar accanto ed anch'esse non accettano la Cartaviaggio.
Il bar comunque non ha un'apertura 24 ore su 24, quindi spesso si trova chiuso pure quello...
In questo caso, si deve comprare il biglietto a bordo, che viene venduto dopo che il controllore ti fa la parte di cacca perché al biglietto ci dovevi pensare prima e te lo fà pagare il doppio perché se lo fai sul treno devi pagare la mora...

Ovviamente non c'è un ristoro, né niente...
Il bagno è in condizione pietose.
I posti a sedere nella sala d'attesa sono solo una quindicina...

L'anno scorso una signora si sentì male alla stazione e di grazia c'era un signore che l'ha aiutata...
Perché dal personale della stazione non è stata considerata.
Ed il povero soccorritore in questione, ha dovuto abbandonarla lì ed incamminarsi fino ai bar della Piazza Duomo, solo per prenderle un bicchier d'acqua...
Che episodio scandaloso!!

Io l'altra settimana sono arrivata verso le 14: la biglietteria era chiusa da poco, le macchinette automatiche fuori uso, ma di grazia il bar era aperto.
Dovevo chiedere però alcune informazioni sul biglietto e la tizia del bar ovviamente non sapeva darmele. Non capiva nemmeno cosa intendessi ed ho perso tempo per farglielo capire.
Alla fine ha capito, non poteva essermi d'aiuto ed inoltre ho perso talmente tanto tempo dietro alla tizia che ho perso pure il treno e mi è toccato stare 40 minuti in attesa in quella maledetta stazione...

martedì 2 giugno 2009

Cake al Limone e Pistacchi

L'altro giorno, sfogliando l'ultimo numero di Sale&Pepe, ho visto questo dolce, che mi ha fatto innamorare subito!
Ho provato a farlo domenica scorsa, nell'ambito di una delle mie rare sessioni culinarie.
Ottimi i risultati!!

Ecco gli INGREDIENTI per 6 persone:
  • 200 grammi di farina
  • 100 grammi di burro
  • 1 tuorlo
  • 240 grammi di zucchero
  • Latte
  • 150 ml di panna fresca
  • 180 grammi di succo di limone
  • La scorza di un limone non trattato
  • 6 uova
  • 40 grammi di amido di mais
  • 50 grammi di pistacchi tritati
  • Sale
  • Burro e farina per lo stampo.
Scaldate innanzitutto il forno a 200°C.
Mettete in una ciotola capiente la farina, il burro e 40 grammi di zucchero e lavorateli un pochino. Unite il tuorlo, un pizzico di sale ed un cucchiaio scarso di latte. Lavorate il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo.

Prendete quindi una teglia tonda a cerniera di 18 cm di diametro: non più grossa o la torta verrà troppo bassa. Imburrate ed infarinate il fondo e stendeteci la pasta in uno strato non troppo spesso.
Bucherellatelo con una forchetta ed infornate per 10 minuti, o finché la pasta non sarà leggermente dorata.
Io non avevo la teglia adatta. La più piccola che è di forma rettangolare...
Ho sistemato qui la torta, ed invece di imburrare ed infarinare il fondo, ho usato la carta da forno, più pratica, anche per tirare fuori il dolce dallo stampo.

Adesso, la parte più noiosa: sgusciare i pistacchi e ricavarne 50 grammi!! Che noia, uff!!
Sgusciati purtroppo non li ho trovati...
Mettete sul fuoco un pentolino d'acqua. Quando l'acqua è bella bollente, buttateci i pistacchi e fateli sbollentare un minuti o poco più.
Scolateli e sistemateli su un panno. Ricopriteli e cominciate a strofinarli: in questo modo la buccia marroncina del seme si staccherà con molta facilità.
Raccogliete i pistacchi e tritateli grossolanamente.

Preparate ora la crema: sistemate tutti gli ingredienti rimasti in una ciotola e frullateli per qualche istante. Versate il composto in una casseruola dal fondo spesso.

Cuocete la crema a fuoco basso, mescolando molto spesso, soprattutto al termine della cottura, per evitare che si rapprenda.
E' pronta quando si addensa.
Mi raccomando, non deve bollire!!

Quando è pronta, versatela nello stampo, sopra lo strato di pasta.
Livellatela con il dorso di un cucchiaio od una spatola e distribuitevi sopra i pistacchi tritati.
Così:


Infornate ancora per altri 10 minuti, o finché la crema non si è solidificata, rimanendo comunque morbida.
Ecco, questo è il risultato:
Purtroppo la forma della teglia ha peggiorato l'estetica del dolce, ma vi assicuro che è davvero buono!!


Ho assaggiato il dolce una volta raffreddato ed il sapore di limone era davvero molto spiccato.
Talmente tanto da risultare pure stucchevole.
Una volta raffreddato, ho conservato il dolce in frigorifero.
Sarà stata la temperatura del frigo, ma il giorno dopo la torta era ancora più buona, perché il sentore di limone si è un po' attenuato!


E' andato letteralmente a ruba! L'ultimo quadretto me lo sto mangiando adesso, accompagnato da una bella tazza di tè!

lunedì 1 giugno 2009

le Cornish Pasties

Come già ho raccontato, ieri ho cucinato io!
Ho fatto le Cornish Pasties, uno dei cibi che mi mancano di più dalla mia seconda "patria", ovvero l'Inghilterra!