lunedì 26 aprile 2010

Il mio 25 Aprile a Sant'Anna di Stazzema

Oggi non c'era verso, volevo partecipare alla giornata organizzata dai miei amici.
Quindi, con un po' di senso di colpa, ho chiesto un giorno libero dal lavoro.
Non me ne sono pentita come spesso accade, sono stata proprio bene, è stata una bellissima giornata!
Iniziata un po' malino in quanto sono stata avvisata all'ultimo momento sul luogo ed ora del ritrovo e sono stata pressata perché stavo ritardando: cosa che odio. Ed anche parecchio...
Arrivati fino in macchina alla località Le Buriane a Capezzano Monte, abbiamo proseguito a piedi, percorrendo il sentiero che porta a Sant'Anna di Stazzema.


Certo che abitiamo proprio in un bel posto.
La mia Bella Versilia....
Scampagnate così se ne dovrebbero fare più spesso, proprio per il gusto di riscoprire il nostro meraviglioso territorio, che ci offre monti, colline e spiagge coperti di una natura unica.
Il sentiero per Sant'Anna è pittoresto, agibile e da esso si scorgono bei panorami.
Si pratica facilmente, ma talune salite smorzano un pochetto gli animi.
Ma il passo si riesce a mantenerlo costante.
Ad arrivare ci abbiamo messo 2 orette circa, considerando 3 pause per riprendere fiato.
L'ultima di queste, la più lunga, è stata fatta sul Col di Cava, dove ci siamo ristorati alla fontanella e reso onore all'Ossario.


Da quel momento la scampagnata ha cambiato sapore.






La nostra allegria è stata presa a braccetto da una parte dall'angoscia e dall'altra da un sentito moto di rabbia.
Per centinaia di persone assassinate senza motivo durane un atto di terrorismo estremo.
Con la sola colpa di  aver suscitato sospetti ai nazifascisti, per aver ospitato persone che fra i boschi versiliesi cercavano di riparo dalla violenza della guerra e di aver favoreggiato i partigiani.
Ci è stata sbattuta in faccia la realtà, un passato crudo, brutale e maligno.

Uno dei bassolirievi sulla strada che dall'Ossario portano alla Chiesa

Col cuore un po' gonfio ho ripreso il cammino con gli altri e siamo scesi giù in paese per il sentiero acciottolato, accompagnati dalle note provenienti dal soundcheck degli Esterina.
Ci siamo incontrati con altri amici ed ai piedi del Monumento ai Caduti ci siamo mangiati un focaccione farcito e rifatto il pieno di liquidi.
Io non ero mai stata a Sant'Anna, quindi ne ho approfittato per fare un giretto. 

 La Chiesa, una delle sedi dell'Eccidio

Mi sono incamminata verso la Chiesa, e nel piazzale mi è preso lo sgomento, a leggere la targa intitolata a Don Innocenzo Lazzeri ed a pensare che in quello stesso spazio dove stavo camminando sono state fucilate, ammassate e bruciate centinaia di persone...
Il culmine l'ho avuto visitando il Museo storico della Resistenza: i racconti e le foto dei superstiti con sguardi tristi, penetranti e cupi mi hanno davvero toccata fino alla commozione.
Ecco perché ho fatto solo un giro veloce ed ho raggiunto gli altri.
Stavo male.

Con gli amici mi sono spaparanzata al sole su un lato della chiesa: come si stava bene, era una giornata veramente calda. Da costume proprio.
Verso le 16 ci siamo avvicinati al luogo del concerto, perché gli Esterina cominciavano a suonare.
Più strumentali, mi hanno entusiasmato di meno da quella volta che li ho visti al concerto alla Pesa.
E sempre più teste di cazzo.
C'è chi si crede di fare tanto il simpatico, ma getta solo merd@ addosso alla sua carriera ed alla sua persona per invidia e per strafottenza.
Manco mi sono disturbata ad applaudirli.
Quando si dice un talento sprecato: un gruppo talentuoso che musicalmente deve andare a testa  alta, che si rovina la reputazione per degli atteggiamenti altezzosi. 
Per me inconcepibile.


Manco abbiamo finito di vedere il concerto.
Era ora di rincamminarci.
Il ritorno mi ha un po' preso male....
La maggior parte del sentiero era in discesa, ma il pezzetto di salita era veramente tosto: da intrampolare sulla lingua penzoloni...
Poi, con addosso la stanchezza dell'andata, non è stato facile...Ma ho comunque mantenuto il passo!
Gli ultimi metri ci hanno anche regalato paesaggi con un cielo prossimo al tramonto e le ultime risate di un bel gruppone che ha condiviso una divertente giornata fuori dall'ordinarietà.


Per concludere la giornata assieme ho proposto un gelato insieme, ma tutti hanno preferito la doccia di casa alla gelateria...
Il gelatino ce lo siamo mangiato la sera in piazza!

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