domenica 25 luglio 2010

Ho varcato la soglia.

Vado ad abitare da sola.
Un mese fa ho iniziato i lavori nell'appartamento di fronte a dove abito ora.
Era la casa di mia nonna, morta 5 anni fa.
Qualcosa avevo accennato, ma non ne volevo parlare apertamente perché quasi non mi sembrava vero...
Ed era una cosa "mia", da tenere tutta per me.
Ma non vi dico la felicità e la conseguente voglia di esprimerla il primo giorno di lavori.
Vedere la casa così diversa solo per un piccolo particolare, ovvero un buco per una porta: vedere tutto cambiato, calibrare lo spazio, la luce, i dislivelli, cominciare a buttar giù progetti d'arredo.
Tutto emozionante, quel giorno toccavo il cielo con un dito.

In questo mese il bagno è stato smantellato, i tubi sono stati tutti cambiati ed i muratori hanno cominciato a piastrellarlo.
Stanno risistemando le pareti del corridoio e l'elettricista ha fatto le prese.
Mercoledì prossimo ritornerà l'idraulico a montare i sanitari.

Mi manca l'imbiancatura, l'acquisto di alcuni mobili e risistemare i tubi in cucina.
Riaggiustare e pulire la canna fumaria e fare un paio di porte.

Uno degli attimi più emozionanti?
Salire gli scalini messi qualche giorno fa, che collegano il bagno alla casa vera e propria (prima separati da un muro, ora collegati da una porta con 3 scalini di marmo).
L'ho visto come il primo passo completato.
E fuori una...

Sì, insomma, i lavori sono iniziati con molta fretta ed i muratori sono velocissimi, ma al momento si sono un po' rallentati.
Con quest'umidità le cose non asciugano, è afa, si lavora male e si avvicina il periodo di ferie.

Ed il massimo ritmo lavorativo mio, quindi manco non ho tempo di andare in giro per mobilifici.
Che sono tutti in provinvia di Pisa o Firenze, fra l'altro...

Sicuramente la casina sarà bloccata fino a settembre.
Ma l'importante è aver iniziato l'avventura: piano pianino si farà tutto.
E conto di trasferirmi entro ottobre.

Non vedo proprio l'ora!

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